Ciao a tutti,
propongo oggi la recensione del basso Yamaha BB P34 Made in Japan.
Questo modello rappresenta il top di gamma della serie BB Professional, insieme al suo compagno 5 corde. Infatti, la costruzione è affidata a un team di liutai giapponesi che assemblano e rifiniscono lo strumento con le loro mani prima di spedirlo e la qualità si vede.
E’ disponibile in due diverse colorazioni: Sunburst, come quello di cui propongo la recensione, e Midnight Blue anchesso bellissimo, un blu molto scuro con battipenna bianco panna.
Cominciamo a parlare del corpo dello strumento.
Body
Il corpo dello Yamaha BB P34 è un sandwich di ontano-acero-ontano. Questa tipologia di costruzione, del tutto innovativa, a detta di mamma Yamaha aiuta a enfatizzare le frequenze medie. Questa qualità è verificata anche a strumento spento in quanto non è difficile sentire armoniche e toni ben definiti.
A questa caratteristica si aggiunge l’aiuto del trattamento I.R.A. esclusivo dei bassi di fascia alta di casa Yamaha. Attraverso questa tecnica lo strumento finito viene “invecchiato” in modo tale che risulti risuonante subito dopo essere uscito di fabbrica, esattamente come suonerebbe uno strumento d’ annata (risuonante in tutte le sue parti).
Il corpo del nuovo BB è leggermente più piccolo e sottile rispetto al vecchio modello, cosa assolutamente apprezzata vista la calzabilità dello strumento e la facilità con il quale ci si riesce ad abituare.
Il peso non è eccessivo, si aggira intorno ai 4 kg ma tutti ben bilanciati, anche dopo un paio di ore non si sente il classico peso del manico o dolori vari alla spalla.
Manico
Il manico dello Yamaha BB P34 è di tipo bolt-on con aggancio a 6 viti, di cui due inserite a 45°, con 21 tasti e scala 34″.
E’ composto di 5 pezzi acero/mogano con una bellissima tastiera in palissandro non verniciata. I due pezzi in mogano vengono inseriti per conferire maggiore stabilità al manico contro le torsioni.
La tastatura è eccellente e permette action veramente basse senza perdere attacco e corpo, il profilo è di tipo C molto comodo e offre fin da subito un ottimo feeling.
Il truss rod è regolabile dal tacco del manico, di facile accesso e molto preciso.
La paletta è verniciata di un bellissimo nero lucido con una piccola chicca sulla parte finale, ossia il medaglione con il logo Yamaha in rilievo.
Le quattro meccaniche di alluminio satinato sono molto leggere, precise e stabili nella tenuta dell’accordatura. Il capotasto è in graftech, un materiale molto duro e resistente che lascia scorrere bene le corde. Piccola finezza i dot a forma di barretta verticale, color madreperla, molto belli a vedersi per il contrasto con il palissandro molto scuro della tastiera.
Ponte
Il ponte, di concezione Yamaha, permette due tipi di montaggio delle corde: il classico aggancio al ponte oppure con le corde passanti per il body ma con l’uscita sul fondo dello strumento anzichè sul retro.
Questo tipo di aggancio, esclusivo della casa madre, a mio avviso aumenta notevolmente il sustain dello strumento e valorizza le frequenze medie.
Pickup ed elettronica
Lo Yamaha BB P34 monta due Pick up YGD Custom V7 in Alnico V. Presenta una classica configurazione PJ ( precision / jazz) volume/volume/tono con un volume di uscita molto alto rispetto ad altri bassi della sua categoria.
L’elettronica è di tipo passivo e all’interno del vano si denota sicuramente la precisione e la qualità con cui vengono costruiti questi strumenti.
Il vano delle elettronica è completamente schermato, il basso non presenta strani ronzii di massa o simili, oltre a essere ordinato e pulito e inoltre non ho notato saldature fredde o cavi scoperti.
Il tono generale dello strumento è delineato da medie definite e taglienti, molto presente, risponde eccezionalmente bene alla dinamica con cui si suona.
Considerazioni finali
Concludo con alcune considerazioni personali sullo Yamaha BB P34.
Premettendo che questo basso ha segnato il mio ritorno al 4 corde, devo dire che è stata un’ottima scelta. Paragonato al Fender Jazz Bass American Professional (che era l’altro candidato all’acquisto) o ad altri strumenti di pari livello, ho trovato lo Yamaha BB P34 sicuramente più realistico e moderno a livello sonoro.
Nonostante l’alto output di uscita il basso, il basso non perde assolutamente in dinamica e cambia personalità in base al tipo di utilizzatore e allo stile utilizzato (slap, tapping, plettro etc.).
A livello di costruzione il basso è ben rifinito, curato nei minimi dettagli e venduto in dotazione con una custodia rigida con interno in velluto che lo isola e lo protegge non solo dagli agenti atmosferici ma anche da eventuali colpi durante il trasporto.
Lo Yamaha BB P34 non è facilmente reperibile, pochi siti lo hanno al momento disponibile e casa Yamaha non rifornisce facilmente i rivenditori ufficiali. Il prezzo si aggira intorno a € 1500,00.
Mi sento vivamente di consigliare questo strumento a chi cerca un basso tuttofare e vuole staccarsi dal classico standard bassisitico.
Ecco il video di presentazione dello Yamaha BB P34 che mostra le varie sonorità del basso.
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Recensione inviata da
Tinometal93
Ottima recensione.
Sto valutando una permuta del mio Fender P American Standard con questo, per avere maggior qualità e versatilità sonora. Credo che sia un’ottima soluzione.
Ottima recensione. Sto valutando di sostituirlo con il mio precision. Però vorrei sapere se il recensore può confermare la bontà dello strumento dopo quasi due anni di utilizzo e se ha riscontrato alcuni difetti. Mi sarebbe molto utile in quanto è difficile provarlo.
Buongiorno Dario, ho pubblicato il tuo commento in modo che se il recensore lo legge può rispondere. Grazie ancora