Ciao amici bassisti,
oggi per la rubrica interessata alla recensione dei bassi parleremo di un vecchio basso degli anni 70, un Ibanez 2350B, copia giapponese del classico basso Gibson Les Paul.
Questa che recensiamo è la prima versione di questo basso, realizzato nei primi anni 70 in Giappone, prima he l’Ibanez iniziasse ad usare i numeri seriali e prima della causa legale con la Gibson, la cosidetta “lawsuit era”. Durante i successivi anni sono state realizzate diverse versioni di questo basso, sopratutto dopo la risoluzione della causa legale, con modifiche ad alcuni aspetti estetici in contrasto con la Gibson.
Questa versione è possibile trovarla nei vecchi cataloghi Ibanez degli anni 71-72-73 presenti a questa pagina.
A livello estetico il basso è bellissimo, tutto nero, con binding bianco e con hardware dorato. Infatti uno dei motivi per cui lo acquistai è stato sopratutto l’aspetto estetico in quanto avevo sempre desiderato provare un basso in stile Les Paul.
Iniziamo subito la recensione dell’Ibanez 2350B analizzandone gli aspetti tecnici.
Pickup ed elettronica
L’Ibanez 2350B è composto da due pickup humbucker, quattro manopole e uno switch.
Lo switch ha il compito di selezionare il pickup che si intende utilizzare. Verso l’alto viene utilizzato il pickup al manico, verso il centro entrambi i pickup e verso il basso solamente il pickup al ponte.
Le quattro manopole permettono di modificare i rispettivi toni dei pickup e i volumi degli stessi per scegliere il suono adatto al genere che si intende suonare.
L’elettronica è abbastanza silenziosa e non presenta interferenze esterne.
Utilizzando le manopole dei volumi ho notato un funzionamento strano, e non ho capito se fosse un difetto o una cosa voluta. In pratica se abbiamo lo switch in posizione centrale (per utilizzare entrambi i pick-up) e abbassiamo il volume di uno di essi non si sente alcun suono. Controllando l’elettronica mi è sembrata perfettamente collegata quindi sembrerebbe essere una cosa voluta.
Manico
L’Ibanez 2350B è a scala corta di 33”, con un manico di tipo bolt-on composto da 22 tasti e tastiera in palissandro.
La paletta presenta la classica forma a “libro aperto” del Gibson Les Paul. Dopo la causa legale verrà modificata leggermente la forma della paletta per differenziarla dal Gibson.
Il truss rod è situato sulla paletta ed è accessibile rimuovendo una piccola cover di plastica (cosa che trovo molto scomoda). Il capotasto è in plastica bianca.
Il manico è un pò spesso ma abbastanza scorrevole e si suona che è un piacere.
Body
Il body dell’Ibanez 2350B ha una bellissima forma, tipica del Gibson Les Paul. Il peso è abbastanza leggero. Purtroppo sia le chitarre che bassi in stile Les Paul sono un pò scomodi da suonare da seduti.
Quando ho comprato, il basso non era provvisto di battipenna in quanto era stato rotto o perso e ho dovuto realizzarlo da zero (in plastica recuperata dal un vecchio battipenna di un precision bass) in quanto non è stato possibile trovare il battipenna originale.
Tuttavia anche senza il battipenna il basso non perde il suo fascino.
Ho provato a cercare su internet il materiale con cui è stato costruito il body ma purtroppo non ho trovato nulla a riguardo anche se quasi sicuramente si tratta di mogano.
La parte posteriore del body presenta due coperchi a cui è possibile accedere al vano elettronica e al vano switch dei pickup.
Ponte
Il ponte dell’Ibanez 2350B è una delle cose che sinceramente mi ha lasciato un po’ perplesso. La regolazione è in stile Gibson con due grosse viti che permettono di regolare l’action. Per regolare l’action è necessario disporre di un grosso cacciavite a taglio.
Tra il ponte e le corde c’è un “alza corde” in plastica dorata. Sinceramente non ho capito il motivo per cui non l’abbiano creato dello stesso materiale del ponte. La plastica è molto fragile e se si dovesse rompere sfido chiunque a trovare un pezzo uguale. A mio parere è pienamente bocciato.
Meccaniche
Le meccaniche originali dell’Ibanez 2350B sono dorate con la presa in plastica nera.
Sinceramente le ho trovate molto fragili e infatti il vecchio proprietario le aveva rotte tutte e le ho dovute sostituire con delle robuste Schaller.
Le meccaniche sono disposte a 2 a 2 in entrambi i lati della paletta.
Non posso dire con certezza se le meccaniche originali tengano o no l’accordatura in quanto non ho avuto modo di testarle.
Considerazioni finali
A livello sonoro i due pickup humbucker dell’Ibanez 2350B hanno un suono potente e molto caldo, con molte basse e poche alte, sullo stile del Gibson EB3 ed è consigliabile suonarlo con le dita. Con il plettro non ha un suono molto affascinante ma può essere utile se vi piace ricreare alcune classiche sonorità anni 70.
Proprio per via del suo suono è consigliato per coloro che fanno musica blues e rock.
Il basso è abbastanza raro ma cercando un pò in rete è possibile trovarlo ad un prezzo medio che va dai € 400 agli € 800 in base anche alle condizioni in cui si trova.
Come detto prima le uniche note dolenti sono sicuramente il ponte e le meccaniche sia per fragilità che per la difficoltà di regolazione.
Se vi piace l’aspetto estetico allora avrete sicuramente un bellissimo basso che farà molta scena.
Ultimiamo questa recensione dell’Ibanez 2350B lasciandovi ad un video di una versione successiva di Ibanez 2350B, che vi permette di ascoltare le varie sonorità del basso.