Gianni Maroccolo è un bassista e produttore discografico italiano nato a Manciano il 9 maggio 1960.
Iniziò la sua carriera come bassista dei Litfiba, di cui è stato uno dei fondatori nel 1980, coautore delle musiche e spesso responsabile degli arrangiamenti.
Assieme ai litfiba produce diversi EP e Album tra cui Litfiba (1982), Luna/La preda (1983), Eneide di Kripton (1983), Yassassin (1984), Desaparecido (1985), Transea (1986), 17 Re (1986), 12-05-1987 (Aprite i vostri occhi), Litfiba 3 (1988) e Pirata (1989).
Esce dai Litfiba nel 1989 per entrare a far parte dei CCCP Fedeli alla Linea con cui registra Epica Etica Etnica Pathos nel 1990.
In seguito i CCCP si sciolgono e diventano C.S.I. (Consorzio suonatori indipendenti) e assieme a loro Gianni Maroccolo registra 8 album dal 1993 al 2002.
Dallo scioglimento dei C.S.I. nascono i PGR (Per Grazia Ricevuta) e con loro Gianni Maroccolo registra 4 album.
Gianni Maroccolo ha registrato anche per Beau Geste, Ivana Gatti, Marlene Kuntz, Beautiful, Deproducers oltre ad album solisti.
Stile e strumentazione

Gianni Maroccolo con un Rickenbacker 1982
Durante la carriera con i Litfiba, Gianni Maroccolo ha suonato con un

Gianni Maroccolo con un Ibanez Musician MC924
Rickenbacker (Litfiba (82)), con un Ibanez Musician MC924 (Luna/La preda (83), Eneide di Kripton (83), Yassassin (84), Desaparecido (85)) e con un Fender Precision Elite II (da Transea in poi). Quest’ultimo, utilizzato con il soprannome di Attilio è diventato il suo basso principale da metà degli anni 80 fino ad ora.
Il suo stile è caratterizzato da arpeggi e accordi suonati sulle 4 corde con il plettro, suonando il basso come se fosse una chitarra.

Gianni Maroccolo con il suo Fender Precision Elite II “Attilio”
Il suono del basso di Gianni Maroccolo è caratteristico e molto riconoscibile, utilizzando pochi tasti, tecnica elementare (autodidatta), suono metallico (suonato spesso vicino al ponte) e in alcuni brani utilizza anche il distorsore.
In quasi tutti i brani Gianni Maroccolo predilige l’uso del plettro, ma è possibile sentirlo suonare anche con le dita. Quasi tutti i brani di Litfiba 3 e alcuni di 17 RE (es. Ballata, Sulla Terra) sono stati registrati suonando con le dita anzichè il plettro.
Le sue linee di basso sono semplici ma molto efficati e nelle registrazioni sono molto presenti, assumendo quasi la parte di strumento principale. Ascoltate Desaparecido e 17 Re dei Litfiba per rendervi conto di come sia presente il suono del suo basso.
In un intervista Gianni Maroccolo ha dichiarato di utilizzare plettri Dunlop 60mm, pedali Boss, corde D’Addario molto sottili EXL220
(0.40 sol- 0.60 re – 075 la – 0.90 mi).
Gli effetti della pedaliera di Gianni Maroccolo
Le foto sono state gentilmente concesse da Paolo Careddu, e rappresentano l’effettistica storica immortalata nella prima data di Mendrisio del Litfiba Trilogia Tour del 2013.
Ecco i pedali presenti: Boss Chromatic Tuner TU-2, Boss Power supply & Master switch PSM-5 , Boss Chorus CE-2, Boss Octave OC-2, Boss Heavy Metal HM-2. Boss Digital Reverb RV-2, Ibanez Metal Charger MS10, Boss Digital Delay