Buongiorno a tutti,
oggi mi occuperò della recensione dell’Aria Pro II LEB Heritage (Laser Electric), un basso Made in Japan prodotto dall’azienda Aria negli anni 80.
La serie LEB (Laser Electric Bass) è caratterizzata da due tipologie di modelli ovvero LEB Classic con circuitazione attiva e LEB Heritage con circuitazione passiva. Il basso in questione è un modello introdotto nel mercato nel 1985 (link catalogo) in due colorazioni diverse che sono il nero e il bianco avorio.
Inizio subito la recensione dell’Aria Pro II LEB analizzandone tutte le caratteristiche tecniche.
Pickup ed Elettronica
L’Aria Pro II LEB Heritage è dotato di elettronica passiva, due pickup di cui uno di tipo double coil MB-IV al manico e uno di tipo single coil MB-J2 al ponte, due manopole di regolazione e un selettore a 3 vie.
Le due manopole si occupano rispettivamente di regolare il volume (manopola verso il manico) e il tono (manopola al ponte) del basso.
Il selettore a 3 vie permette invece di selezionare la combinazione dei pickup da far suonare. Impostando il selettore verso il manico si seleziona il pickup al manico, in posizione centrale si selezionano entrambi i pickup mentre in posizione verso il ponte si seleziona solo il pickup al ponte.
Il vano elettronica è risultato abbastanza ordinato. Nonostante non sia presente alcun tipo di schermatura nel vano elettronica, il basso non presenta rumori di fondo.
Manico e body
Il manico dell’Aria Pro II LEB è in acero con tastiera in palissandro da 22 tasti e 34” (860mm) di scala. La paletta ha lo stile classico dei bassi Aria Pro II anni 80, con le chiavette montate a 2 a 2 nella paletta. Il trussrod è accessibile dal lato della paletta, smontando una piccola cover protettiva di plastica con su scritto “Heritage”.
Il manico è di tipo bolt on ed è collegato al body tramite 4 viti a stella. Presenta una verniciatura lucida di colore ambrato.
Il body dell’Aria Pro II LEB è in frassino, con classica forma simile al precision bass. Il vano elettronica è accessibile smontando l’apposita cover di protezione nel retro del body.
Hardware
Il ponte dell’Aria Pro II LEB è di tipo Hi Mass, con un peso di 312 grammi e permette di regolare l’accordatura e l’intonazione molto facilmente.
Le meccaniche, disposte a 2 a 2 nei lati della paletta, tengono molto bene l’accordatura. Tutto l’hardware è cromato.
Considerazioni finali
Termino la recensione del Aria Pro II LEB con alcune considerazioni finali che vanno dal design al suono.
A livello di design il basso è caratterizzato da una bella linea classica, e personalmente trovo abbastanza affascinanti i bassi con le meccaniche disposte a 2 a 2 nella paletta. Anche il design dei pickup è molto particolare e studiato, con i poli che seguono il radius della tastiera. La verniciatura non è eccezionale e presenta alcune crepe dovute al tempo.
Le manopole di regolazione del volume e del tono, semitrasparenti con i numeri a vista, non le ritengo tanto belle e avrei preferito le classiche cromate stile precision bass.
A livello sonoro, l’Aria Pro II LEB è un basso che si può utilizzare in tutti i generi musicali. Il pickup al manico è molto potente e ha il classico suono stile precision con più frequenze basse. Il pickup al ponte ha un suono classico stile Jazz bass ed è risultato un pò meno potente del pickup al manico, cosa che di solito dovrebbe essere il contrario. Il basso con entrambi i pickup selezionati perde un pò di potenza ma in maniera trascurabile.
Una cosa che ho trovato scomoda è stata il fatto di non poter regolare le singole altezze dei pickup al fine di permettere un maggiore bilanciamento di potenza.
Il basso è abbastanza raro da trovare e il prezzo medio dell’usato si aggira intorno ai 300/400 euro. Personalmente ritengo che il basso sia caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Vi ringrazio per la lettura di questa recensione e se l’avete trovata utile vi invito a condividerla.